La definizione del proprio corpo è quella che la maggior
parte dei clienti delle palestre richiedono in questo periodo in preparazione
alla prova costume. Si cerca di “sciogliere” il più possibile la componente
grassa per vedere modellato la propria muscolatura. Generalmente l'errore più
grave che si compie è aumentare in maniera drastica la durata degli allenamenti
e la frequenza degli allenamenti (c’è chi improvvisamente inizia ad allenarsi
giorno e notte per raggiungere l’obiettivo) Come ricordavo in un mio articolo
di qualche settimana fa relativo al Cortisolo (ormone dello Stres), se lo
stress da allenamento è troppo elevato rispetto alla capacità di recupero della
persona, vi sarà un aumento del cortisolo , che provocherà distruzione delle
proteine interne, con conseguente perdita di massa magra. Dato che per avere
quel fisico muscoloso e asciutto che tutti desiderano occorre preservare il
tessuto muscolare magro, l'intensità e/o la durata degli allenamenti dovrà
essere calibrata in maniera ottimale.
Inoltre capita spesso che, per "asciugarsi" velocemente, si aumenti in maniera significativa l'attività aerobica. Nonostante si tratti di una strategia utile per incrementare il consumo calorico, quando viene portata agli eccessi (sopra i 40-45 minuti per sessione), provoca un catabolismo proteico interno piuttosto rilevante. Troppa attività aerobica è controproducente su persone che ricercano ipertrofia e definizione muscolare.
Un altro errore piuttosto comune è quello di ricorrere troppo spesso alle cosiddette "tecniche di intensità": stripping, superset, triset, rest pause, ecc. Queste metodiche di allenamento sono efficaci per incrementare l'intensità di lavoro e, di conseguenza, la quota di lattato prodotto. L'accumulo di questo metabolita nel torrente circolatorio rappresenta uno stimolo positivo per la secrezione dell'ormone della crescita, che tra le sue funzioni ha anche quella di essere estremamente lipolitico (accelera la degradazione degli acidi grassi). L'unico svantaggio di queste tecniche è che, se utilizzate troppo spesso, portano l'atleta in uno stato di superallenamento e, paradossalmente, aumentano significativamente il catabolismo muscolare.
Se a tutto ciò sommiamo la tendenza ad abbassare, anche in maniera significativa, l'apporto calorico per aumentare la definizione muscolare, la frittata è fatta; il corpo è infatti sottoposto ad un duplice stress; la riduzione drastica delle calorie e l'aumento esagerato della mole di lavoro in palestra, pur portando in linea di massima ad una riduzione di peso e grasso corporeo, causano una forte perdita di tessuto muscolare magro.
Consiglio di incrementare gradualmente l'intensità di lavoro riservando inizialmente le tecniche di allenamento ad alta intensità ai muscoli meno sviluppati. Mantenendo lo schema di lavoro classico sugli altri distretti muscolari, si introdurranno sedute aerobiche di intensità progressivamente crescente (nella fase iniziale la loro durata dovrà essere inferiore ai 20 minuti). Per quanto concerne l'alimentazione si seguirà una dieta "a sbalzi", basata cioè sulla sovralimentazione nei giorni in cui ci si allena e sulla restrizione calorica nei giorni di recupero. Tutto ciò con lo scopo di aumentare metabolismo e definizione muscolare. Consiglio sempre di chiedere consiglio medico per un’alimentazione adeguata alle vostre esigenze. Questi consigli di carattere generale, che andranno modellati sulla singola persona, rappresentano un buon punto di partenza per raggiungere una definizione muscolare invidiabile.
Inoltre capita spesso che, per "asciugarsi" velocemente, si aumenti in maniera significativa l'attività aerobica. Nonostante si tratti di una strategia utile per incrementare il consumo calorico, quando viene portata agli eccessi (sopra i 40-45 minuti per sessione), provoca un catabolismo proteico interno piuttosto rilevante. Troppa attività aerobica è controproducente su persone che ricercano ipertrofia e definizione muscolare.
Un altro errore piuttosto comune è quello di ricorrere troppo spesso alle cosiddette "tecniche di intensità": stripping, superset, triset, rest pause, ecc. Queste metodiche di allenamento sono efficaci per incrementare l'intensità di lavoro e, di conseguenza, la quota di lattato prodotto. L'accumulo di questo metabolita nel torrente circolatorio rappresenta uno stimolo positivo per la secrezione dell'ormone della crescita, che tra le sue funzioni ha anche quella di essere estremamente lipolitico (accelera la degradazione degli acidi grassi). L'unico svantaggio di queste tecniche è che, se utilizzate troppo spesso, portano l'atleta in uno stato di superallenamento e, paradossalmente, aumentano significativamente il catabolismo muscolare.
Se a tutto ciò sommiamo la tendenza ad abbassare, anche in maniera significativa, l'apporto calorico per aumentare la definizione muscolare, la frittata è fatta; il corpo è infatti sottoposto ad un duplice stress; la riduzione drastica delle calorie e l'aumento esagerato della mole di lavoro in palestra, pur portando in linea di massima ad una riduzione di peso e grasso corporeo, causano una forte perdita di tessuto muscolare magro.
Consiglio di incrementare gradualmente l'intensità di lavoro riservando inizialmente le tecniche di allenamento ad alta intensità ai muscoli meno sviluppati. Mantenendo lo schema di lavoro classico sugli altri distretti muscolari, si introdurranno sedute aerobiche di intensità progressivamente crescente (nella fase iniziale la loro durata dovrà essere inferiore ai 20 minuti). Per quanto concerne l'alimentazione si seguirà una dieta "a sbalzi", basata cioè sulla sovralimentazione nei giorni in cui ci si allena e sulla restrizione calorica nei giorni di recupero. Tutto ciò con lo scopo di aumentare metabolismo e definizione muscolare. Consiglio sempre di chiedere consiglio medico per un’alimentazione adeguata alle vostre esigenze. Questi consigli di carattere generale, che andranno modellati sulla singola persona, rappresentano un buon punto di partenza per raggiungere una definizione muscolare invidiabile.
Nessun commento:
Posta un commento