venerdì 4 luglio 2014

CELLULITE. COSA SUCCEDE ALLE DONNE QUANDO ACCAVALLANO LE GAMBE?

Abitudine che  le donne mettono  in atto ogni giorno quasi inconsapevolmente, decine e decine di volte. Nel punto di incrocio delle gambe si genera una compressione dei vasi sanguigni venosi, arteriosi, linfatici e dei tessuti sottostanti a partire dalla pelle (composta da epidermide e derma), il tessuto fisiologico adiposo sottostante, i muscoli. La gamba che viene compressa e che si trova inferiormente, subisce un'ulteriore compressione sul piano d'appoggio (una sedia, una panchina, un divano, ecc...) un po’ come un ingorgo nel traffico causato da un incidente che costringe al rallentamento della circolazione; questa compressione determina un ostacolo al fluire del sangue e della linfa dal basso verso l'alto con successiva permanenza del sangue venoso (ricco di anidride carbonica e metaboliti di scarto delle cellule) e della linfa nella zona sottostante la compressione e impossibilità del sangue arterioso di arrivare in tutti i distretti sottostanti il blocco meccanico che quindi non vengono correttamente riossigenati. Qualora questo ostacolo fosse permanente le gamba che risulta compressa potrebbe andare incontro a problemi gravi (pensiamo ad un macigno caduto su una gamba che viene rimosso dopo ore, molto spesso la gamba presenta lesioni permanenti per la mancanza di afflusso di sangue), ma questo abitualmente quando si accavallano le gambe non succede poiché allertate dal fastidio della gamba che si intorpidisce, dal formicolio, lieve bruciore, mettete in atto una strategia di compenso purtroppo deleteria, invertite  l'accavallamento, passando la gamba che era sotto e compressa, sopra. In questo modo si ripete più volte al giorno questo circolo vizioso che si conclude con la rottura dei capillari, lo stravaso di liquido dai vasi linfatici ai tessuti, che si presentano pastosi e dolenti, gettando ulteriori basi le basi per l'instaurarsi della cellulite, un po’ come in caso di ingorgo nel traffico quando qualche autista anziché rispettare la fila, cerca una via alternativa sui marciapiedi e la corsia d'emergenza, ovvero va fuori dal percorso stabilito, come la linfa ed il liquido presente nel sangue. Quando  accavallate le gambe e la  cellulite è già presente nelle sue varie forme non si fa altro che auto-alimentare questo processo. Un altro errore comune è quello di bere troppo  o troppo poco. Bere poco disidrata i tessuti che diventano meno elastici, bere troppo li rende pastosi con peggioramento dell'edema in caso di accavallamento, cattiva alimentazione e sedentarietà. Bisogna trovare il giusto equilibrio anche in questo.
Bisogna poi limitare il consumo di sale in quanto aumenta la ritenzione di liquidi, ma è un elettrolita indispensabile per le nostre funzioni vitali e va assunto nelle giuste quantità ed i suoi effetti nocivi vanno contrastati con l'integrazione di potassio e magnesio che invece aiutano a ridurre la ritenzione di liquidi.
Anche la sedentarietà è nemica della cellulite per cui occorre modificare drasticamente questa abitudine per fornire un aiuto concreto alle nostre gambe.

Un RIMEDIO utile è il massaggio delle gambe eseguito da personale qualificato, poste nella posizione definita a squadra, favorisce il drenaggio e la riduzione della cellulite. Le braccia vengono molto trascurate dalle donne  , che si concentrano prevalentemente sull'aspetto delle gambe e dei glutei. Le cause della cellulite sulle braccia sono le medesime della cellulite delle gambe eccezion fatta per l'accavallamento, ma risentono più delle gambe, dell'inattività fisica poiché perdono il tono muscolare facilmente. Necessitano di esercizi specifici per le braccia. Abbiamo visto come e perché la cellulite non sia un disturbo solo estetico ma che rappresenta una vera e propria malattia che necessita di cure e prevenzione. Ricordatevi care amiche che i miracoli non esistono … lavorate sodo e mangiate sano per raggiungere i vostri obiettivi … chiedete consiglio medico per ulteriori consigli e non pensate che con le creme cosmetiche si possa risolvere il problema.

-ENZO-
 
 

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